Sviluppare il sistema rappresentazionale visivo significa indubbiamente potenziare il guardare, ma non solo questo. Diventare più visivi vuol dire comprendere meglio coloro che usano la vista come filtro sensoriale prevalente, e farsi comprendere meglio da loro.
Significa quindi anche potenziare alcuni meccanismi di pensiero o di comportamento o di comunicazione non verbale strettamente correlati al filtro visivo.
Per diventare più visivi bisogna guardare.
Per chi usa la vista solo come filtro sensoriale secondario è facile farsi ingannare, perché la vista viene usata da tutti, costantemente, ma il “guardare” del visivo è leggermente diverso.
Infatti il visivo guarda i dettagli, i particolari, e li vede anche passando in macchina, velocemente. E nello stesso tempo coglie l’immagine globale.
Per potenziare il filtro visivo servono quindi i giochi tipo “aguzzate la vista”, alcuni solitari o giochi di carte (che, però, coinvolgono anche il sistema rappresentazionale uditivo).
Un altro esercizio utile è quello di richiamare alla mente immagini complesse, ricche di particolari, e andare poi a verificare. Tutto può servire a questo scopo: ricostruite mentalmente la vostra biblioteca, il vostro armadio, l’arredamento di casa, gli scaffali del vostro supermercato abituale. Segnate tutti i particolari che ricordate, e poi verificate.
E poi il visivo crea schemi, disegni, per ogni cosa che vuole comprendere o spiegare, meglio ancora se può renderli colorati e belli.
Un elemento importante per il visivo è la postura: testa alta e schiena dritta. Questo permette di vedere il mondo da una angolatura particolare, e se volete aumentare la vostra sensibilità verso il filtro sensoriale visivo dovete assolutamente sperimentarlo.
Correlato anche alla postura è la particolare sensibilità del visivo verso l’ammirazione che il mondo gli tributa e che fa di tutto per meritare, inclusa l’attenzione per essere sempre perfetto nei minimi particolari dell’abbigliamento