Ogni cultura è piena di precetti, proverbi e modi di dire, e spesso li usiamo dimenticando di esaminarne il significato più profondo.
Quante volte ci capita di pronunciare una “frase fatta”, un proverbio, un modo di dire consolidato, un precetto religioso.
Ma quante volte riflettiamo sul suo significato?
Ama il prossimo tuo come te stesso, dice il Vangelo.
- In genere viene citato come invito alla generosità, alla comprensione e all’accoglienza degli altri. E certamente, come precetto religioso potrebbe voler dire solo questo.
- Ma il Vangelo, come quasi tutti i testi religiosi, contiene un’infinità di consigli e suggerimenti rivolti al benessere della persona, oltre che dell’intera comunità.
- Questo precetto potrebbe quindi essere letto anche in un altro modo: impara ad amare te stesso per poter realizzare l’armonia con il tuo prossimo.
Chi cerca trova.
- È solo un banale proverbio rivolto ai disordinati e agli smemorati? Sarà perché sono disordinata, mi è stato citato spesso.
- Ma potrebbe anche avere un significato più profondo: quando sai cosa cercare, trovare diventa facile.
- Concentra quindi l’attenzione sul capire e decidere cosa cercare, perché poi trovare diventa facile e possibile.
Sbagliando si impara.
- È solo quello che appare, cioè una frase consolatoria da pronunciare quando commettiamo errori?
- Potrebbe invece essere letto come invito alla consapevolezza per migliorare, o come suggerimento per fare esperienza, o, ancora,
- come la raccomandazione di vagliare ogni esperienza come modalità di apprendimento, evitando di ripetere pedissequamente comportamenti e abitudini?
Le parole hanno un potere, e le parole pronunciate per secoli, tramandate da generazioni, forse ne hanno uno ancora maggiore, che talvolta si disperde nelle pieghe del tempo.
Proviamo a recuperarlo.