Parto da questa frase di Marcel Proust per citare alcuni esempi pratici di come “avere occhi nuovi” faccia davvero la differenza.
Ovviamente i nomi sono inventati.
Elisa è sempre di corsa, sempre all’ultimo momento, anche quando non sarebbe necessario. La sua esperienza, e la sua fiducia in se stessa, la rassicurano: “sono sempre in grado di rispettare i tempi”, di dice con orgoglio.
Le credo, e so che è vero, ma le chiedo di esaminare questa abitudine consolidata con occhi nuovi, identificando almeno tre aspetti positivi e tre aspetti negativi legati a questo suo modo di operare.
Le credo, e so che è vero, ma le chiedo di esaminare questa abitudine consolidata con occhi nuovi, identificando almeno tre aspetti positivi e tre aspetti negativi legati a questo suo modo di operare.
Trovare gli aspetti positivi è facile, e la sua convinzione che questa sia la strada migliore si rafforza. La capisco, di questi tempi le persone che rispettano comunque e sempre le scadenze sono davvero rare, e il suo è un bel punto di forza, ma insisto lo stesso.
E, dopo un po’, con fatica, mi dice:
- “la mia è pigrizia, o almeno può essere vista come pigrizia dai miei capi. Arrivo sempre in tempo, ma non faccio mai niente di più di quello che mi è stato chiesto”
E poi, ancora
- Se faccio le cose all’ultimo momento le faccio sempre nello stesso modo, consolidato, sicuro. Non sperimento mai nulla. Non uso la mia creatività”
Sembra che si siano aperte le cataratte delle critiche. Adesso vede, improvvisamente, tutti i limiti della sua abitudine consolidata. E apre la strada alla fantasia.
Così Elisa ha ora due opportunità di cui è pienamente consapevole: fare le cose all’ultimo momento per rispettare le scadenze, mantenendo la fiducia in se stessa, sapendo di poter usare quella strada quando è necessario, e anticipare, sperimentare, cercare nuove strade quando ne ha l’opportunità