Letteralmente dare un feedback significa esprimere un commento, un’opinione su qualcosa fatta da altri. Esistono regole ben precise per i feedback, definite in ambito lavorativo. Ma in realtà se ci si attiene alle regole anche nella vita quotidiana, con amici, figli, compagni di vita, si rischia meno di offendere e si ottengono generalmente dialoghi più aperti e risultati migliori.
Il modo migliore per spiegare almeno una delle regole basilari del feedback è conoscere i livelli logici, descritti dalla PNL, e mostrati in figura. Un buon feedback, non offensivo, si rivolge ai primi livelli: ambiente e comportamento, e non va a toccare o commentare il livelli superiori, soprattutto non si rivolge mai al livello valori, identità o vision.
Rimando ad altri post su questo sito, o si corsi on line, per avere le informazioni sui diversi livelli e vi invito ora a fare l’esercizio.
Immaginate ora un vostro collaboratore che sta gestendo il retro della farmacia e, onestamente, trovate una gran confusione. Vi elencherò sette possibili commenti, che dovrete far combaciare ai sette diversi livelli logici. Poi, ovviamente, trovate la risposta al termine del post.
- Sei veramente un gran pasticcione!
- Speri che non veda gli errori in questa confusione?
- Sistema le cose in maniera più ordinata
- Abbi rispetto per chi lavora con te e metti in ordine!
- Se non riesci ad essere più ordinato, nessuno vorrà lavorare con te!
- Ma non sei capace di mettere in ordine?
- Metti un po’ d’ordine nella stanza
Ed ecco le risposte
Sei veramente un gran pasticcione! = Identità
Speri che non veda gli errori in questa confusione? = Convinzioni
Sistema le cose in maniera più ordinata = Comportamento
Abbi rispetto per chi lavora con te e metti in ordine! = Valori
Se non riesci ad essere più ordinato, nessuno vorrà lavorare con te! = Vision
Ma non sei capace di mettere in ordine? = Capacità
Metti un po’ d’ordine nella stanza = Ambiente