Sono molti i parametri valutati per misurare il livello di felicitò, quindi l’invito è di cercare le notizie specifiche. Alcuni elementi meritano però di essere citati.
- La Finlandia risulta, per il sesto anno consecutivo, il Paese più felice. L’Italia, invece, scivola dal venticinquesimo al trentesimo posto.
- La fiducia, sia quella nel futuro che quella nelle istituzioni, gioca un ruolo importante. E questo non è un bel segnale.
Io, nel mio piccolo, cerco di coltivare la fiducia in me stessa, e non è sempre facile, e mi confronto con la fiducia nei medici, visto che di questi tempi sia io che il coniuge abbiamo il nostro da fare con esami e visite mediche.
Marzo è stato quindi un mese variegato:
- diverse attività social, con webinar gratuiti per “festeggiare” il mese della felicità
- un po’ di lavoro, quello pagato, che non guasta mai
- ore e ore e ore dedicate a esami e visite mediche, e aprile non sarà da meno
- tanta burocrazia, che sta diventando un’ossessione
- un po’ di progetti, alcuni conclusi, altri work in progress e qualcosa in programmazione. Pagati? Forse, dipende da quanto sarò in grado di proporli e pubblicizzarli.
Ecco, marzo è scivolato. Ma sta arrivando la primavera e sto aspttando le rondini.