Alcuni mesi fa un’amica si è ritrovata in una grossa crisi: il suo matrimonio è andato in pezzi.
Sposata da 30 anni, non è certo stato un momento facile. Eppure dall’I Ching risultavano, apparentemente, solo indicazioni confuse:
- ogni volta che chiedeva cosa fare del suo rapporto con il marito venivano fuori almeno tre linee mobili,
- ogni volta che andavamo alla ricerca di informazioni sul marito risultava che è una persona poco importante,
- ogni volta che chiedeva cosa fare le risposte riguardavano solo lei, come se fosse sola.
Insomma, situazione confusa. Per fortuna la conosco bene.
Così ho potuto capire ciò che l’I Ching affermava con forza:
- inutile cercare responsi sul matrimonio finché lei stessa non sapeva cosa voleva fare.
- Il matrimonio poteva essere “salvato”, volendolo, ma lei doveva prendere un decisione.
Lei era arrivata ad un punto della sua vita in cui doveva affrontare se stessa, i fantasmi del suo passato, scegliere il suo avvenire: il marito, in questo processo necessario, era solo una comparsa: non le sarebbe stato né d’aiuto né di ostacolo
È andata da uno psicologo, e ne ha trovato uno eccezionalmente bravo.
A distanza di mesi è felice, serena. Ha affrontato e sconfitto i suoi personali fantasmi.
P.S. sta divorziando, ma non è questo che ha cambiato la sua vita. E non l’avevo mai vista così felice.