Ascoltare è difficile. Spesso, ai corsi di comunicazione, dichiaro che “ascoltare è un’arte”, ed è un’arte troppo spesso dimenticata. Complice la fretta, lo stress, la disattenzione che abbiamo verso tutto e verso tutti, sono pochissime le persone che sanno davvero ascoltare.
Ma se siete tra quelli che si fanno leggere le carte, o l’I Ching, e si fanno influenzare dal responso, è fondamentale imparare ad ascoltare.
Esistono 4 diversi tipi di ascolto:
- Ascolto Passivo = le parole entrano in un orecchio ed escono dall’altro
- Ascolto Selettivo = si filtra il messaggio, si sente solo quello che si vuole sentire
- Ascolto Riflessivo = si pone attenzione a tutto il messaggio, che viene utilizzato per chiarire quanto viene detto. Chi ascolta è una cassa di risonanza di chi parla.
- Ascolto Attivo = l’ascoltatore risponde a chi parla basandosi su quanto ha compreso del messaggio che gli è stato inviato.
Non è raro che chi interroga sia talmente concentrato sul problema, e sulle domande che pone, da essere poi in ascolto passivo: ve ne rendete conto se, una volta usciti, non siete assolutamente in grado di ricordare cosa vi è stato detto.
Altrettanto frequente, e spesso pericoloso, è l’ascolto selettivo. Qui influisce anche lo stato d’animo di chi fa le domande: se è fiducioso, legge (e ricorda) solo le parti positive dei responsi. Se invece è depresso o spaventato seleziona solo le parti negative dei responsi. Se siete tra questi, evitate di interrogare gli strumenti di divinazione: li vedete solo come cassa di risonanza dei vostri stati emotivi.
L’ascolto riflessivo serve solo a chi parla: chi ascolta non ne trae assolutamente nulla. Potete accorgervi di essere in ascolto riflessivo se avete l’abitudine di concludere le frasi o le parole di chi sta parlando. Se siete tra questi, evitate di spendere soldi (soprattutto di questi tempi) per andare da un cartomante!
I responsi dovrebbero sempre essere ascoltati in ascolto attivo. Aprite la mente, il cuore e le emozioni all’ascolto dei responsi. Poi sinceratevi di aver compreso facendo un brevissimo riassunto, parafrasando con parole vostre, e magari aiutatevi con alcune metafore. Se chi ha letto gli strumenti concorda con quello che riassumete, potete essere sicuri di aver capito.