Brevi racconti, storie familiari e aneddoti personali, e un pizzico di teoria per narrarvi come la PNL può aiutare nella vita quotidiana a capire, migliorare se stessi, e stare meglio con gli altri. A me piace moltissimo leggere, e mi piace scrivere. Nell’ormai lontana epoca scolastica, italiano era l’unica materia in cui eccellevo: un bel 9 costante con una delle professoresse più severe in circolazione (poi mi sono laureata in chimica e tecnologie farmaceutiche, ma questa è un’altra storia).
Il mio interesse per quello che io definisco “comunicazione” risale a quasi 40 anni fa: non perché io sia adesso ultrasettantenne, ma perché questo interesse, che sarebbe in realtà opportuno definire ricerca, risale all’adolescenza.
Il mio obiettivo è, ed è sempre stato, trovare il mio ben-essere (no: non è un errore di scrittura, intendo proprio ben essere, staccato) e avvicinarmi agli altri superando quella profonda timidezza che, ormai, solo le pochissime persone che mi conoscono e mi vogliono molto bene vedono.
Lo so, apparentemente sembrano due obiettivi, ma la ricerca intrapresa mi permette molto felicemente di perseguirli insieme, appaiati, affiancati e affratellati.
Aggiungo che, a costo di contrariare tutti i coach (me inclusa) questo è uno di quei casi dove percorrere la strada che presumibilmente porta all’obiettivo è decisamente più affascinante che raggiungere l’obiettivo.
In questa mia ricerca del fiore azzurro (se l’avete dimenticato, cercate Novalis e il fiore azzurro su wikipedia) sto percorrendo molte strade, dalla comunicazione non verbale ai tarocchi, l’I Ching, la lettura della mano, la scrittura creativa, la psicodinamica, la PNL, il coaching, la meditazione e lo studio della Kabbalah. Sono passata attraverso le rune, Jung e lo studio accurato di diverse mitologie, di religioni, ho incontrato sciamani, medium, cousellor fantastici, coach, ho sperimentato l’ipnosi eriksoniana e sto affrontando la fisica quantistica. C’è un mondo fantastico di umanità. Là, in mezzo ai libri, ai corsi e alle persone che mi insegnano qualcosa. Ho anche scoperto quanto si può imparare insegnando.
Non cerco VERITÀ, e probabilmente se ci fossero non saprei riconoscerle. Da molti anni ho sposato appieno il pensiero di Montale: le mie minuscole luci non sono “lume di chiesa o d’officina che alimenti chierico rosso o nero” ma solo “traccia madreperlacea di lumaca”. A me va bene così: il dubbio alimenta e accresce più delle certezze.
Una lunga premessa per arrivare a dirvi che negli anni da discente e docente ho trovato e trovo scetticismo, interesse, rifiuto, curiosità e tante domande. La domanda più frequente, indipendentemente dall’argomento o dalla tecnica di cui si parla, è se tutto ciò può essere davvero utile nel proprio quotidiano. La risposta è, ovviamente, sì. Ma non sempre è facile spiegare come e perché, ed essere convincenti.
Come ho detto all’inizio, a me piace scrivere. Quindi ho pensato che trasferire in racconti il mio uso quotidiano delle tecniche di comunicazione potesse essere utile. Io le uso per vivere, e le ho utilizzate per comprendere e ridisegnare alcuni fatti accaduti in anni ormai lontani.
Sono partita dalla PNL perché è completa e condivisibile anche dai più scettici, oltre ad essere sicuramente la scuola più utile da approcciare per chi ha bisogno di imparare a comunicare in ambito professionale.
Il dubbio successivo è stato se davvero un’iniziativa del genere poteva risultare realmente gradita e utile. Per questo è nato l’ebook, e per questo è a pagamento. Si paga solo per qualcosa che interessa davvero, e la si valuta in maniera più spassionata. In questo momento della mia vita il contributo, e il parere, di sconosciuti mi serve più dell’incoraggiamento benevolo degli amici. In base alle richieste di chi ha partecipato ai miei corsi un libro che racconti ed esemplifichi l’utilità quotidiana delle tecniche di comunicazione è auspicabile: io sono pronta ad impegnarmi a scriverlo, e questo ebook ne è la prima parte. Ma il dubbio mi assale: troverò dei lettori? Questo è, dunque, anche un test sul reale interesse, e sulle mie capacità.