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L'I Ching per il manager

7. SCÏ - L’esercito – Quando serve l’uomo forte

7. SCÏ - L’esercito – Quando serve l’uomo forte - Ching & Coaching

L’esagramma simboleggia la massa, il popolo o, in termini aziendali, gli operai di una fabbrica o un rete vendita: un insieme di persone che, unite, rappresentano una forza importante.

Incontriamo qui una situazione specifica di emergenza o di pericolo proveniente dall’esterno. In tal caso, ma sono in tal caso, la massa si unisce a formare un esercito che necessita di un comandante.

Non si tratta di una presa di potere: il comandante riceve una chiara delega dall’alto e gode della piena fiducia dal basso. Deve, inoltre, avere le qualità etiche e le competenze per comandare: l’obbedienza delle masse gli viene concessa, ma lui non può pretenderla.

Contrariamente a ciò che si può pensare, con questo esagramma non viene descritta, e tanto meno raccomandata, una leadership di identità, basata sul comando costante di un’unica persona, e neanche la tradizionale leadership del padre – padrone, dell’imprenditore dominante. Entrambe sono infatti stili di leadership continuativi e totalmente apicali, mentre il settimo esagramma fa riferimento ad una delega che si riceve dal sovrano.

La situazione descritta è piuttosto uno stile di leadership da applicare in situazioni di emergenza, una modalità di risk management. L’immagine, infatti, evidenzia che a pericolo passato, ad emergenza terminata, sia il popolo che il generale tornano alle consuete modalità. Il comandante è disegnato come un moderno Cincinnato.

Particolarmente significativa è anche la linea superiore dove si raccomanda che, una volta raggiunta la vittoria, quando il re distribuisce le cariche, non siano dati premi o responsabilità a persone mediocri per ripagare ipotetici favori ricevuti.

Applicando la metafora in azienda se ne ricava che in situazioni di pericolo serve un particolare tipo di leader, o stile di leadership, che però deve fare un passo indietro (o cambiare stile di leadership) quando l’emergenza è terminata. Ma nella ricostruzione della normalità dopo il pericolo bisogna prestare attenzione affinché le responsabilità vengano affidate a chi ha le caratteristiche e le competenze necessarie e non come premio o scambio di favori.