Provate a sfogliare un vocabolario di italiano, o un dizionario di sinonimi, alla ricerca di termini che esprimano emozioni: potete trovarne alcune migliaia. Ciascuno di noi, invece, usa pochissimi termini, limitandosi a definire le proprie emozioni spesso in maniera grossolana. Eppure anche FB sta ampliando sempre più la possibilità di esprimere sfumature relative allo stato emotivo …
Ci sono anche emozioni che neghiamo di provare, che rifiutiamo di riconoscere poiché le riteniamo scorrette e non ci piace ammettere di sperimentarle, come la rabbia, l’invidia, il rancore, la paura …
Peccato, perché riconoscere con precisione le nostre emozioni ci permette di conoscere noi stessi, ma ci consente anche di gestirle, di essere noi a guidare e non loro a tenere il timone della nostra vita, di acquisire quella capacità di padronanza personale, di resilienza, di intelligenza emotiva, che fanno di noi persone migliori con una vita migliore.
Ecco quindi l’esercizio da fare, praticamente ogni giorno.
Concedetevi qualche minuto.
Indicate, scrivendo, l’emozione di quel momento.
Partite dalle emozioni base, per intenderci quelle del bellissimo film Inside out: Rabbia, Paura, Disgusto, Tristezza e Gioia.
Ora si tratta di approfondire, sia spiegando il perché dell’emozione sia cercando vocaboli che aiutino a comprendere meglio l’emozione, attraverso sinonimi e ulteriori identificazioni.
Se, dopo qualche settimana, vi accorgete che, ad esempio, usate sempre le stesse espressioni e citate sempre la stessa emozione potete chiedervi se avete mai provato uno dei sentimenti negletti, e quando, e perché.
Se poi volete farlo come gioco di società con gli amici, potete usare i pupazzetti di inside out o altre figure simboliche, come gli emoticon stampati su cartoncini.
Buon lavoro!