Un esagramma molto bello, di sicuro successo nel tempo, ma decisamente al di fuori dei clamori del mondo e degli affari. Si descrive un leader carismatico, molto più saggio e potente di quello descritto nel sedicesimo esagramma. Qui il saggio contempla il mondo, percorre le vie del mondo esterno per comprendere e le vie del mondo interno, in meditazione, per la piena consapevolezza di sé e di quei disegni divini di cui è conscio. Nei rapporti con il mondo non c’è trasmissione attiva degli insegnamenti da parte del saggio: insegna poiché viene preso a modello da quanto desiderano raggiungere la saggezza.
Rapportando il segno ai giorni nostri, abbiamo di fronte il Dalai Lama: è indubbiamente fonte di ispirazione anche per il manager o per lo statista, ma lui è oltre.
Se il ventesimo esagramma è il responso ad un manager che interroga per la sua carriera il suggerimento è quello di prendere le distanze, meditare, e non contare per il momento su un trionfale aumento di grado.
Se, invece, la domanda è relativa all’andamento di un business, o di una strategia da scegliere, probabilmente è opportuno studiare attentamente altri Paesi e altre culture in previsione di una possibile internazionalizzazione ma, attenzione, lo sviluppo del business è tutt’altro che certo.
Qui abbiamo un responso di profondità e di pazienza, e il successo è prevalentemente interiore, non economico.