Gli archetipi del viaggio dell’eroe sono parte integrante della nostra storia e della nostra cultura, al punto che, quando cominciamo a studiarli, risuonano, come se fossero già noti.
Il viaggio dell’eroe è magico per conoscere se stessi, per la propria crescita personale, per la gestione di esperienze difficili o per il management di persone e situazioni.
Ma può essere usato anche per vendere.
Se conosci il viaggio dell’eroe e osservi attentamente le pubblicità ti puoi accorgere che molte parlano espressamente ad alcune tipologie di archetipi.
I più gettonati sono il martire e il mago.
Il martire viene chiamato in causa quando la pubblicità promette soluzioni per prendersi cura di altri, come la mamma che risolve la felicità o la salute dei figli attraverso l’uso di un preciso prodotto.
Il mago è sicuramente il cliente ottimale per moltissimi prodotti e servizi.
Il Mago trasforma, le parole in incantesimo, l’ombra in luce, l’esperienza difficile in risorsa e crescita personale.
Gli altri archetipi vedono il mago come un risolutore dei loro problemi e lui stesso, se è ai primi livelli di consapevolezza, potrebbe vedersi in questa luce: sono arrivato qui, al top!
La nostra attuale cultura vive il mago in maniera assolutamente positiva, complice la visione New Age e il superamento dell’oscurantismo medievale che, invece, considerava solo gli aspetti negativi.
Ci si rivolge al mago quando si promette di risolvere tutto in breve tempo, di guadagnare moltissimo senza rischi e in fretta, di cambiare la vita in positivo con un solo incontro.
Non sono false promesse: c’è un tempo per ogni cosa e talvolta, quando è il tempo, basta davvero un solo incontro per cambiare la vita. Ma non è vero sempre e comunque e non per tutti.
Il mago ci crede, ci vuole credere, ed è un ottimo acquirente.