Mi è difficile affidarmi ai segnali, alle visioni del futuro che si leggono spesso: sono troppo razionale per farlo ed ho un’educazione di matrice prettamente scientifica.
Non chiedetemi dunque di segnali dallo spazio, congiunzioni astrali, mutamenti epocali …
Tuttavia il futuro è interessante: è lì che passeremo la nostra vita.
La mia impressione, espressa più volte, è che viviamo in un’epoca di eccessi del maschile, e non faccio riferimento solo alla società maschilista. Tuttavia quando l’eccesso diventa ingombrante, dannoso, è l’universo stesso che in qualche modo invita a porre rimedio.
Oggi la nostra società è povera di valori ed energie femminili
Troppa azione, poca introspezione si sono tradotti in iperattività, stress, troppo idealismo, poca empatia sono diventati intolleranza, fanatismo, troppi bisogni materiali, troppa tecnologia a scapito dei bisogni interiori, troppa concretezza a scapito della reale innovazione, …
Scarsa immaginazione, compassione, partecipazione.
Eppure, parallelamente, alcuni studi evidenziano come il femminile sia essenziale per quel team working auspicato da ogni azienda, poiché servono comprensione, inclusione, empatia.
È altrettanto evidente che molti modelli di business e di società sono ormai obsoleti e serve una reale innovazione. Se andiamo in profondità, risulta evidente che le attuali vittorie del machismo a cui assistiamo non sono altro che gli ultimi rigurgiti difensivi prima che ogni individuo, e la società intera, trovino modelli di convivenza e sviluppo che permettano la costruzione del mondo che sarà. L’alternativa è l’autodistruzione, e credo non la auspichi nessuno.