Forse non te ne sei neanche accorto: non ho pubblicato le news del mese di giugno. Ero indaffarata… Per essere più precisi ero in ospedale: peritonite, a coronamento di un periodo buio, complesso.
È successo di tutto, e mi è letteralmente scoppiata la pancia.
Luglio è stato il mese delle chiusure. Chiusa l’esperienza ospedale, anche se la mia convalescenza non è stata proprio ortodossa, finito il trasloco e chiusa la mia storia d’amore con la casa in campagna. Sto finendo di metabolizzare quanto è accaduto.
È importante che metabolizzino tutti e tre i cervelli: ho appena imparato, in maniera un po’ brutale, che trascurarne uno può avere conseguenze sgradevoli.
- La testa ha riflettuto e dato un senso a ciò che mi è successo.
- La pancia sta ancora digerendo, ma va meglio.
- Il cuore ha alti e bassi, e sta rimarginando le ferite.
Non ho fretta: l’ importante è che il processo di elaborazione, e di guarigione, sia iniziato.
Sto lasciando andare, come foglie che hanno portato nutrimento (talvolta amaro) e ora si sono seccate. Devono staccarsi affinché possano crearsi nuovi germogli.
Materialmente sto riprogrammando le mie attività che sono state completamente bloccate per oltre sei settimane. Sono più lenta del solito, e questo un po’ mi spiazza: la voglia di fare è tanta!