Quando ho terminato di scrivere il mio primo libro sull’I Ching, volontà e destino – l’I Ching come mentore nella vita quotidiana ho chiesto all’oracolo stesso se il libro andava bene, l’intenzione contenuta nella domanda è se ci sono nel testo cose che non vanno, ma anche se il libro avrà successo. Il responso, alcuni anni fa, è stato l’esagramma 44 con linea mobile al 5° posto che muta nell’esagramma 50.
Questa fu la mia interpretazione:
L’esagramma 44 non è positivo, ma la linea mobile al quinto posto è decisamente favorevole. L’indicazione è che vengono manifestate competenze e capacità nel lavoro, e ho interpretato come risposta che il libro è tutto sommato fatto abbastanza bene. L’invito è di insegnare senza indottrinare, e spero che questo testo trasmetta il mio desiderio di condividere più ancora che di insegnare. La linea suggerisce poi un intenso lavoro su se stessi, e vi assicuro che in questi mesi tra counsellor, psicologo, meditazione e riflessioni ho lavorato davvero tanto su me stessa.La linea racconta anche di un dono, una benedizione, che piove dal cielo. Sono piuttosto titubante, ma devo ammettere che forse si tratta della stessa malattia che mi ha regalato il tempo per finire il libro e mi ha offerto tantissime manifestazioni di affetto da parte degli amici e dei miei familiari da riempirmi di gioia e aumentare la mia (scarsa) autostima.
L’esagramma di arrivo è il 50, il crogiolo: uno dei più belli di tutto il Libro dei Mutamenti. Simboleggia la trasformazione del piombo in oro. La mia interpretazione è che i mesi di stallo, malattia, sofferenza, siano il piombo che può essere, tramite accorta gestione dell’esperienza, trasformato in oro. L’esagramma significa nutrimento e, questo mi fa ben sperare persino per i risultati di vendita del libro. Indica qualcosa di nuovo che dovrà essere curato attentamente e indica il lavoro di gruppo, facendomi pensare ad uno sviluppo di collaborazioni.
Infine la sentenza dichiara: “Il saggio comprende il suo destino e guida la sua vita in armonia col destino.” Dubito di potermi chiamare saggio, ma sicuramente la mia ambizione è quella di saper unire volontà e destino in sinergia tra loro.
Non sapevo, allora, che il dono dal cielo, la benedizione che quel libro mi portava era la mia partecipazione, anni dopo, alla Karmic Business academy, e lo sviluppo di nuove, emozionanti, collaborazioni. Questo è ciò che è successo.
È cominciato tutto con una mail che Martina ha mandato al mio sito Ching & Coaching quasi un anno fa, il 27 giugno 2018 alle ore 17.57.
Martina mi raccontava di Money Surfers, leader italiano nella formazione al Forex, di Davide&Enrico, autori del libro La felicità fa i soldi, e del progetto Remake your life, chiedendomi un intervento alla Karmic Business Academy, di 4 ore, collegato all’I Ching e al mio libro Volontà e Destino.
Personalmente detesto le situazioni in cui, a fronte di una qualunque richiesta, si risponde Ci penserò, le farò sapere, ne riparliamo, quindi dovevo e volevo decidere in fretta.
In realtà ho letto quella mail la sera tardi, rientrata dal mio controllo oncologico semestrale, quindi avevo la notte per pensare, e io non soffro di insonnia!
Me ne sono passati tanti, di pensieri, per la testa. Ve li riassumo in sequenza
- Che c’azzecco io con questa roba? Non so neanche cosa sia il Forex!
- Speriamo che non sia un’americanata, dove tutti urlano e si pompano, ma sotto sotto non c’è niente
- Quattro ore per parlare di I Ching, ego, spiritualità dell’imprenditore? Ma questi non sanno neanche cos’è l’I Ching!
- Evidentemente sono pazzi, ma a me i matti piacciono.
- La mail di Martina è un bellissimo mix di alta professionalità e splendida umanità: se sono così, e lavorano così, è un’occasione da non perdere.
- Quando avevo finito di scrivere Volontà e destino ho chiesto all’I Ching stesso il futuro e la funzione del libro, ottenendo come esito l’esagramma 50, il crogiolo, la trasformazione del piombo in oro, cucinare cibo per l’anima, influire sulla crescita delle persone. Forse questo invito è proprio quello giusto!
La mattina dopo ho risposto alla mail accettando la sfida, perché era davvero una sfida!
Sono seguite diverse mail e qualche telefonata: sufficienti per farmi scoprire un’altissima professionalità, e man mano che passavano i mesi di preparazione ero sempre più convinta della mia scelta.
Ma su tutto navigava un forse, un però. Non era la prima volta che mi facevo trascinare dal mio desiderio di collaborare con persone che volessero “cambiare il mondo”, portare valori umani positivi negli affari. Avevo subito una pesantissima delusione. Così la mia idea era: vado, ma non mi faccio coinvolgere. In fondo tante volte sono stata accusata di rimanere in un angolo, di star fuori dal gruppo e anche se io so bene che questo è solo perché non amo i rapporti umani superficiali e utilitaristici, posso sempre fare appello alla mia fobia sociale di cui soffrivo da bambina. In pratica: vado, racconto e torno. Scarso coinvolgimento e limitato pericolo di delusione.
Sono andata. Già un po’ conquistata dalla sede di quel particolare week end: Bologna, la città dove ho studiato all’università, rimanendo poi per altri due anni con una borsa di studio, una città che ho amato. Sono anche riuscita, per qualche ora, a rimanere solo osservatrice distaccata, ma non è durato molto.
Mi ha conquistato lo staff: un perfetto mix di alta professionalità e splendida umanità. Mi hanno conquistato i relatori che ho potuto ascoltare: non tutti, purtroppo, e mi riprometto di ascoltarli alla prossima edizione. Ho imparato molto anch’io. Mi sono piaciuti Davide e Enrico, imprenditori di grande successo e belle persone. E poi sono stata letteralmente travolta dai 200 partecipanti, che mi hanno gratificato con una standing ovation, e sono rimasta in contatto con molti di loro. E devo proprio a loro la voglia di organizzare il corso in aula Due giorni con l’I Ching, a Milano, il 5 e 6 ottobre 2019 e le energie per scrivere quel secondo libro sull’I Ching che mi frulla in testa da un po’ di tempo.
È stato entusiasmante, al punto che mi sono sobbarcata i quasi 400 km per andare a San Marino, all’ultimo week end, partecipare alla cena di gala e ascoltare Daniela e Veruska di 2bHappy, che avevo conosciuto a Bologna e mi erano piaciute tanto.
In questo periodo in cui tutti sembrano concentrati sull’odio e sul facile successo, possibilmente a danno degli altri, è stato bello trovare conferma al mio infantile ottimismo che coltivo tuttora, nonostante i 60 anni: se parli e ascolti davvero scoprirai che ci sono tante persone positive e, in fondo, aveva ragione Italo Calvino:
“L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione ed apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.
Forse riuscirò ad andare a Venezia, 8-9-10 novembre, all’edizione 2019 di Remake your life, perché credo che meriti davvero, e sicuramente sarò presente alla Karmic Business Academy che seguirà.
Il programma è affascinante: life design, felicità come competenza, personal branding, meditazione e molto altro.
Per informazioni o saperne di più visita anche il sito o la pagina FB