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Femminilità in cammino

Il mondo è divertente

Il mondo è divertente - Ching & Coaching

Ciascuno di noi ha una parte maschile e una femminile ... lo sappiamo, lo accettiamo ... Davvero?

Platone racconta che all’origine del mondo gli esseri umani erano formati da due degli umani attuali. Questo essere poteva avvalersi sia delle capacità maschili che femminili … La sua potenza divenne superbia, e venne diviso in due

 

Ben pochi individui, oggi, rifiutano il concetto che tutti, uomini e donne, abbiamo una parte maschile e una parte femminile. Razionalmente siamo tutti pronti ad ammettere, e riconoscere, che in ciascuno c’è una quota di energia maschile e una quota di energia femminile. Sappiamo anche che non esiste un equilibrio perfetto, e soprattutto che il punto di equilibrio non è un 50% dell’uno e 50% dell’altro!

E fin qui siamo supportati dalla razionalità. Poi c’è l’inconscio, l’irrazionale e la quotidianità di ciascuno. 

Per quanto mi riguarda ho iniziato ad interessarmi al mondo delle energie e dei valori femminili molti anni fa, a seguito di un’esperienza ben precisa e molto particolare. 

Stavo facendo un corso di crescita personale, molto bello e coinvolgente, con molti esercizi di meditazione guidata. Uno di questi era una sorta di ricerca dell’animale guida: un animale in cui identificarsi per scoprire qualcosa di noi stessi che, forse, era celato nell’inconscio. Io ho sempre amato i gatti, ed è sempre stato un amore ricambiato: una parte di me era sicura che avrei trovato, in un angolo della mia anima, un felino. Invece trovai una civetta. 

Una consultazione con la fantastica istruttrice del corso, un po’ di ricerche, un tuffo nella mitologia … forse ricordate che la civetta è il simbolo di Minerva, o Atena: un simbolo di giustizia, di razionalità, ma anche un simbolo di energia femminile. Considerando l’esperienza vissuta durante l’esercizio mi fu consigliato di indagare se, forse, parte del mio femminile non si sentisse in qualche modo minacciato. 

Certo che sì! Avevo da pochi anni intrapreso una carriera che all’epoca era prettamente maschile, avevo cambiato città, ero cresciuta senza madre … a posteriori posso dire che non era strano se il mio approccio al mondo esterno avvantaggiava le energie maschili. E non era neanche strano che l’altra parte di me si sentisse minacciata. 

Ne è nato un percorso di ricerca, scoperta, recupero, equilibrio, che mi ha portato fino a qui. 

Questa la mia storia, e un banale esempio, di come la realtà che viviamo quotidianamente ci porti a sbilanciare quel nostro personale equilibrio maschile – femminile che significa anche benessere, serenità e qualità di vita.

Ripeto: questa è la mia storia, ma ne ho altre, altri esempi, che vi racconterò la prossima volta. A presto!