Tecnicamente lo stato d’animo non ha alcuna influenza sul responso di un oracolo, soprattutto di un sistema oracolare serio e ampiamente testato come l’I Ching. Eppure talvolta la realtà è ben diversa, soprattutto se siamo noi a porre l’interrogazione per un problema personale e siamo in uno stato d’animo davvero negativo.
Alcune emozioni sono più intense, e dunque più influenzanti di altre, ma prima vediamo come si può parzialmente condizionare il responso.
Se vediamo tutto nero siamo decisamente meno lucidi nel porre le domande, e ancor meno nel leggere le risposte. Più che ricevere consigli e indicazioni desideriamo essere rassicurati e quindi, tendenzialmente, le nostre domande saranno disegnate in modo da sapere se sì, le cose miglioreranno o no, il malessere perdura. E anche se faremo sforzi e giochi da prestigiatore per non porre la domanda chiusa, che presuppone una risposta sì o no, quella rimane la nostra intenzione, e quello comunicheremo al Libro dei Mutamenti.
Ma possiamo anche trasmettere tutta la nostra confusione, generando risposte con molteplici linee mobili, che ovviamente causeranno ulteriore caos.
Inutile dire poi che, nella lettura del responso, ci colpiranno solo le parti positive, se desideriamo uscire dal tunnel, o solo quelle negative, se siamo immersi fino al collo nella nostra negatività.
Tornando alle emozioni, l’ansia è cattiva consigliera, ma è soprattutto la paura quella che condiziona maggiormente.
Il mio consiglio?
Se siete in un momento davvero difficile avete alcune possibilità.
La prima è di rivolgervi ad un esperto che sappia sì leggere gli oracoli, ma meglio se è in grado di offrirvi una relazione di aiuto, come può fare un counsellor.
La seconda possibilità è quella di meditare e “svuotare la mente” prima di rivolgervi al Libro dei Mutamenti.
La terza possibilità è di continuare a martellarvi i calli … a volte lo facciamo tutti.