Sicuramente viviamo di corsa, il mondo di oggi è stressante, e potrei aggiungere un mucchio di banalità. Sì, il mondo esterno influisce, ma molti contribuiscono personalmente, e spesso inconsciamente, alla frenesia in cui viviamo.
Parlo del manager, o dell’amico, assolutamente e totalmente frenetico.
Oppure, tanto per fare un esempio che ci riguarda tutti, avete presente quelle giornate in cui correte come pazzi, vi sembra di fare migliaia di cose, non avete neanche il tempo per una pausa e finite a mangiare un panino mentre siete al computer? E poi, quando vi chiedete cosa avete fatto in concreto, vi accorgete che … in realtà vi siete comportati come il Bianconiglio di Alice nel Paese delle meraviglie: avete corso senza concludere nulla.
Se capita un giorno ogni tanto, va bene, esattamente come va bene, ogni tanto, una giornata con la testa fra le nuvole, il ritmo pigro del dolce far niente. Ogni tanto va bene, sono entrambe forme di alternativa e cambiamento, tanto per non diventare schiavi di abitudini forse inutili.
Ma se tutti i giorni sono così …
Il Libro dei mutamenti ha alcuni esagrammi che, pur senza essere dedicati al manager frenetico, mettono un avvertimento, tra le righe.
In particolare mi riferisco a due esagrammi: il sedicesimo (Il fervore) e il trentesimo (Il fuoco, l’ardente). Entrambe hanno significati ben più profondi, ma si possono trovare anche segnali.
L’esagramma 16 parla del manager carismatico, quello che ha grandi idee, che convince e trascina. Eppure avverte: il fervore conduce ad inerzia, per legge di natura. E poi c’è il rischio di grandi idee, senza concretizzare, di perdersi …
L’esagramma 30 parla del fuoco, che brucia. Ma il fuoco va alimentato, costantemente, è instabile, dà luce e non riceve luce. Il fuoco è movimento, chiarezza, ma anche instabilità.
Sono entrambe esagrammi positivi, ma attenzione alle linee mobili, e al leggere tra le righe.
Soluzioni? Non c’è cambiamento che non sia realmente desiderato, quindi il primo consiglio è capire fino a che punto si è diventati il Bianconiglio. Come? Facendo, giornalmente o settimanalmente, il bilancio delle cose fatte e delle idee avute. E raramente le riunioni improduttive (la maggioranza!) possono rientrare nelle cose fatte.
E poi? Meditazione, mindfulness, massaggi rilassanti …