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Femminilità in cammino

Frozen – Il regno di ghiaccio e l’amore

Frozen – Il regno di ghiaccio e l’amore - Ching & Coaching

Avete visto Frozen – Il regno di ghiaccio? Certo, è un cartone animato. Da guardare, adulti e bambini.

Frozen – il regno di ghiaccio è un fantastico cartone animato. Questa la trama, sintetizzata da Wikipedia:

La principessa Elsa è la primogenita della famiglia reale di Arendelle, un regno indipendente situato su un fiordo della penisola scandinava, ed è nata con un particolare potere magico: può infatti creare e manipolare il ghiaccio e la neve. Finché è bambina, questo particolare dono sembra una simpatica magia, tanto che lei lo usa per giocare insieme con la sua sorellina Anna. Un giorno, tuttavia, Elsa finisce per colpire involontariamente Anna. Da quel giorno i genitori decidono di tenere la figlia maggiore nascosta al mondo e addirittura ad Anna che, immemore di questi avvenimenti, non riuscirà a capire l'improvviso abbandono della sorella e continuerà a cercarla fino all'età adulta senza perdere mai la speranza di riavvicinarla. Elsa si rende invece conto che, col passare del tempo, i suoi poteri diventano sempre più forti e che, soprattutto nei momenti di tensione e di paura, sono incontrollabili, perciò è spaventata dalla possibilità di fare seriamente del male alle persone che ama e vive con rassegnazione questa sua segregazione. Anni dopo, Elsa diventa regina e durante il primo ricevimento al castello i suoi poteri sfuggono alla sua volontà, e lei fugge terrorizzata. Anna si mette all'inseguimento di Elsa, pensando di poter chiarire tutto e riportarla sul trono.  Le due sorelle si rincontrano, ma ben presto le cose degenerano: Anna vorrebbe riportare Elsa a casa, ma quest'ultima ha ancora paura di poterle far male e rifiuta l'offerta. Quando, però, viene a sapere di ciò che sta succedendo ad Arendelle, Elsa si sente nuovamente prigioniera degli avvenimenti, perde il controllo dei suoi poteri e, nella furia, un getto di ghiaccio colpisce inavvertitamente Anna al cuore e solo un atto di vero amore potrà salvarla da una terribile sorte: diventare completamente di ghiaccio.

Ci sono anche due protagonisti maschili: il principe di cui Anna si crede innamorata e il montanaro, che si innamora davvero di Anna.

Ci aspettiamo tutti che il montanaro salvi Anna, ma non arriva in tempo.

Ed è qui che, secondo me, il film va oltre le favole e i tradizionali cartoni animati.

Le due sorelle, infatti, si salvano reciprocamente. Certo, è il vero amore quello che porta alla salvezza, ma c’è un amore che si rivela ben più forte di quello tra uomo e donna, fatto di sentimenti e passione.

Lungi da me sminuire l’importanza dell’amore di coppia, ma … diamogli la giusta dimensione. Superiamo il principe azzurro.

Ma il messaggio più importante è che il salvataggio da parte dell’amore maschile non viene sostituito dalla totale autonomia: né Anna né Elsa sono in grado di salvarsi da sole. Nessuno, in realtà, può davvero salvarsi da solo: può andare avanti, costruire, realizzare grandi obiettivi o grandi progetti, ma davanti al vero pericolo abbiamo bisogno degli altri.

Anna e Elsa, dunque, si salvano reciprocamente. E l’amore tra sorelle si rivela ben più forte e potente di ogni altro amore, (paragonabile solo all’amore materno).

C’è di che riflettere, e imparare.