Il venticinquesimo esagramma promette fortuna a chi è pienamente onesto e sincero, e disgrazia al disonesto.
Sicuramente al primo impatto questo esagramma è molto simpatico: sono ben pochi coloro che si dichiarano volutamente falsi e disonesti. Però vi posso dire che, considerando la promessa e la minaccia, qualche timore emerge, e ogni volta mi chiedo se, nonostante tutta la mia buona volontà, sono davvero onesta e corretta come vorrei.
Il pieno successo viene promesso a chi segue ed esegue il proprio compito nella vita, utilizzando costantemente il suo libero arbitrio per seguire la via del bene. È sicuramente più facile volerlo fare che realizzarlo davvero!
L’ego è bandito. È invece garantita la protezione divina ai puri di cuore, e per costoro si metterà in moto anche la giustizia divina.
Se l’esagramma esce con qualche linea mobile è, secondo me, ancor più tranquillizzante poiché emerge chiaramente in quale direzione rivolgere i nostri sforzi.
Io trovo particolarmente affascinante, forse perché i miei nonni erano contadini, l’esortazione del sei al secondo posto:
“Se arando non si pensa al raccolto / e sterpando non all’uso del campo, / allora è propizio imprendere qualche cosa.”
Come nel coltivare la terra, ogni lavoro va fatto quando è il tempo giusto, e va svolto al meglio, per amore del lavoro stesso, senza pensare a ricompense.