Mi arriva una telefonata e già dalle prime parole percepisco un tono allarmato, uno stato d’ansia che rasenta la disperazione.
Ho un problema, serio, grave, sono preoccupato, è successo che … e ho posto la domanda all’I Ching.
La persona che mi telefona conosce piuttosto bene l’I Ching e ha ragione: ciò che sta affrontando è un momento importante.
Ha chiesto al Libro dei mutamenti. Sa formulare la domanda, sa bene come procedere e, in genere, sa come interpretare.
Ciò di cui non ha tenuto conto è che l’I Ching è ricco di sfumature.
È raro che l’I Ching, usato bene, si limiti a dare una pacca sulla spalla dicendo “vai così, va tutto bene, è tutto a posto!” il mondo di “e vissero felici e contenti” non è quello dell’I Ching. C’è sempre un consiglio su come far funzionare le cose, come evitare problemi futuri, come prolungare il momento positivo.
Il Libro dei mutamenti è altrettanto ricco di sfumature e consigli quando vede un momento negativo: racconta come uscirne, come gestirlo o come evitare ulteriori danni.
L’I Ching non è in bianco e nero: lo stesso simbolo Yin- Yang evidenzia un punto nero nella parte bianca, e viceversa. Ogni responso è ricco di sfumature, e spesso non si tratta di infinite sfumature di grigio, ma infinite sfumature di mille colori.
È dunque impensabile che in un momento importante il responso sia netto, drastico. E se c’è uno stato d’ansia, di timore, una percezione di rischio, è ovvio che il Libro dei mutamenti lo coglie e lo evidenzia.
E questo è il motivo principale per cui anche chi conosce molto bene l’I Ching dovrebbe farli interpretare da altri quando ci sono in gioco momenti o decisioni importanti.
Perché se il consultante ha paura, ed è anche colui che interpreta, vede solo gli avvertimenti, mentre se è fiducioso vende solo il positivo.