Riflessioni su Donne in viaggio invece di farci carico dei problemi del mondo, cominciamo a risolverli
Faremo un viaggio dalla creazione del mondo ad oggi. Un viaggio nella storia, nella storia della donna e nell’evoluzione del femminile e del maschile, per arrivare e scoprire cosa, concretamente, possiamo fare da subito per risolvere i problemi del mondo (e i nostri).
Ma prima di iniziare vi devo un avvertimento importante: i temi che tratto sono stati studiati da discipline molto serie:Archeologia, Storia, Sociologia, Teologia, Biologia, Neurologia, Fisiologia umana, Comunicazione, PNL, Psicologia, …
Io ho solo collegato in un discorso logico, e per me credibile, quanto ho imparato. Vi racconto dunque ciò in cui io credo, ma non vi racconto Verità
Si parte
E l’inizio non può essere altro che: C’era una volta ...
La Bibbia ci racconta la creazione partendo da Adamo ed Eva, ma esiste un’altra storia.
La Kabbalah, un antichissimo testo ebraico sacro secondo alcuni, e blasfemo secondo altri, racconta che
Prima di ogni altra cosa, prima che il tempo ebbe inizio, esisteva un’Energia infinita, che si estendeva senza limiti, riempiendo l’eternità. Questa energia aveva un’unica volontà: donare e condividere. Ma come si può donare e condividere se si è soli? Per appagare la sua natura generosa, l’Energia creò un ricevente. Il ricevente era composto da due parti, totalmente unite tra loro: polo femminile e polo maschile
Ma al ricevente mancava la possibilità di conquistare e meritare il proprio appagamento …
Si separò quindi dall’Energia in un’esplosione, e si divise in due parti separate …
Che possiamo anche chiamare Adamo ed Eva …
Molto simile a quanto oggi gli scienziati spiegano nella teoria del Big Bang!
Anche nella mitologia greca c’è un racconto simile
Esiodo racconta che
Dal caos primordiale emersero due esseri: Urano (il cielo) e Gea, (la terra). Il mondo era quindi costituito da Urano e Gea che, pur essendo due entità diverse, non erano separate. Tra loro non c’era alcuno spazio, tanto che i figli da loro generati non potevano nascere. L’ultimo figlio generato, ma non nato, fu istigato da Gea, che si sentiva soffocare dall’abbraccio perpetuo, ed evirò Urano, creando così spazio tra cielo e terra. Il suo nome era Crono (tempo). Dalla separazione tra cielo e terra, tra uomo e donna, poterono così generarsi il tempo e lo spazio, e poi tutti gli dei e gli umani
Platone racconta poi che all’origine del mondo gli esseri umani erano formati da due degli umani attuali. Questo essere poteva avvalersi sia delle capacità maschili che femminili … La sua potenza divenne superbia, e venne diviso in due
Quindi, riassumendo …
Ciò che viene direttamente da Dio, il vero inizio di ogni cosa, non è quindi la separazione tra maschile e femminile, ma la sua unione
Anche la storia raccontata dai Tarocchi è abbastanza simile
L’inizio, la carta numero 0 degli arcani maggiori, è il matto: non è uomo o donna, maschile o femminile, ma l’unione di maschile e femminile in un senso di libertà. Questa unione crea il tempo e lo spazio, e rende tutto possibile: ciò è rappresentato dall’arcano numero 1, Il Mago. Solo in seguito … Si generano le energie (i valori) femminili, in cui la spiritualità è prevalente, e sono rappresentati dalla Papessa. Ma non mancano valori ed energie legate agli aspetti temporali (pratici), simboleggiati dall’Imperatrice. Si generano poi le energie (i valori) maschili, in cui l’aspetto temporale è prevalente, ma non mancano valori ed energie legate agli aspetti spirituali, come evidenziato dall’Imperatore seguito dal Papa.
Se poi vi interessa, sappiate che la storia dei tarocchi continua con una carte (gli Amanti) che rappresenta la necessità di una scelta ponderata e consapevole. E solo a questo punto segue la carta che rappresenta il successo (il carro)
L’inizio non è né maschile, né femminile: questa divisione si genera solo in un secondo tempo
E l’uno non può esistere senza l’altro
È lo stesso principio che viene rappresentato dal simbolo del Tao
Esistono quindi energie femminili ed energie maschili, anche in ciascuno di noi. Queste due energie non sono contrapposte, ma complementari. Tra le energie maschili possiamo citare:
- Azione
- Razionalità
- Distacco
- Progettualità
- Idealismo
- Volontà
- Esclusione
- Punizione
- Giustizia
- Visione globale
- Status quo
E tra le energie femminili
- Introspezione
- Affettività
- Emotività
- Intuizione
- Empatia
- Creatività
- Inclusione
- Perdono
- Comprensione
- Analisi dei dettagli
- Innovazione
Ma ciascuna energia, maschile o femminile, ha bisogno dell’energia corrispettiva per non diventare un’aberrazione.
- La punizione senza perdono diventa violenza, il perdono senza punizione lassismo.
- La giustizia senza comprensione è violenza glaciale, ma la comprensione senza giustizia è noncuranza.
E così via.
Questi concetti trovano un qualche riscontro nella storia dell’umanità?
Nella preistoria ….
Per la sopravvivenza della specie, la donna sviluppò prevalentemente i valori e le energie femminili, e l’uomo sviluppò prevalentemente i valori e le energie maschili
In questa divisione dei compiti, qualcosa era escluso:
il rapporto con Dio e la proattività della tribù erano affidati a “figure” né maschi né femmine, capaci di integrare perfettamente i valori e le energie maschili e femminili
Spesso, infatti, gli sciamani erano di sesso imprecisato, o portatori di handicap, o persone che nei secoli del medioevo sono stati ritenuti “pazzi”, come gli epilettici.
Questo tipo di figura di intermediario tra l’uomo e Dio e responsabile del benessere spirituale della comunità nel mondo occidentale è stata man mano sostituita da figure che esercitavano “potere” anche materiale (sacerdoti di Amon in Egitto, parte dei preti cattolici nel medio evo). Le ultime figure con queste caratteristiche, in ordine temporale, a sparire sono stati i druidi celtici
Ho citato la proattività. Un termine, oggi, molto di moda, che merita qualche approfondimento.
La proattività può essere definita come “capacità di anticipare futuri problemi, esigenze, cambiamenti”. Una persona proattiva è quella che sa operare senza attendere che qualcosa accada e prende l’iniziativa per realizzare ciò che è giusto e necessario. La proattività è la capacità di reagire agli eventi in modo consapevole e responsabile non lasciandosi condizionare da egoismi o da apparenti vantaggi effimeri.
Secondo me per il singolo individuo, la proattività significa sostanzialmente esercitare il libero arbitrio.
In sintesi quindi la singola persona può avere una prevalenza tra energie e valori femminili e maschili, persino uno squilibrio
Ma il rapporto con Dio e la società intera devono essere in equilibrio
Possiamo cercare equilibrio e squilibrio anche nella storia dell’umanità
Dal 10.000 a.C. la donna divenne la pioniera dell‘agricoltura e cominciò ad avere il dominio della società. Si crearono dunque società matriarcali, dove pare che la donna potesse avere più mariti contemporaneamente, che fosse lei a guidare la tribù e svolgere un ruolo religioso. Anche la successione avveniva per linea femminile, …
Era chiaramente un società sbilanciata …
E una società non equilibrata non può durare per sempre!
Ben presto infatti (e non è questa la sede per esaminare i motivi per cui ciò avvenne) le società divennero a predominio maschile
Le donne vennero sottomesse al potere dell’uomo.
Uno dei momenti culmine fu durante il Medio Evo, quando il femminile venne perseguitato attraverso la caccia alle streghe. Il Potere si scagliò non solo contro le donne, ma contro l’intera energia femminile.
Ma l’equilibrio maschile – femminile, a livello globale della società, venne mantenuto dall’agricoltura. Infatti le società erano prevalentemente agricole, e il rapporto con la Terra attraverso l’agricoltura preserva le energie femminili.
Tutto questo fino alla rivoluzione industriale
Dalla rivoluzione industriale, la Terra, valore femminile per eccellenza, è stata man mano posta sotto il dominio della tecnologia, valore prettamente maschile
Parallelamente, dalla rivoluzione industriale la donna ha cercato di conquistare un maggior ruolo nella società, talvolta rinnegando persino i suoi i valori femminili
Oggi la nostra società è povera di valori ed energie femminili
- Troppa azione, poca introspezione si sono tradotti in iperattività, stress
- Troppo idealismo, poca empatia sono diventati intolleranza, fanatismo
- Troppi bisogni materiali, troppa tecnologia a scapito dei bisogni interiori, troppa concretezza a scapito della reale innovazione, …
- C’è penuria di immaginazione, compassione, partecipazione
Cosa possiamo fare?
Fin dal neolitico è chiaro che il benessere dell’individuo e della società poggia su tre elementi in armonia:
- Valori ed energie maschili
- Valori ed energie femminili
- Proattività e rapporto con Dio
Quindi qualcosa possiamo fare
Sviluppare i valori femminili, dare spazio alle energie femminili
- Empatia,
- Introspezione,
- Intuizione,
- Creatività,
- Comprensione,
- Innovazione, …
Lo studio della Comunicazione sviluppa esattamente queste caratteristiche.
Ma non basta, non può bastare per riportare l’armonia. Dobbiamo anche aumentare la nostra proattività.
Forse la migliore definizione ed esemplificazione del significato della proattività a livello della società è dato dalla famosa frase di Kennedy:
“Non chiedere cosa può fare per te il tuo Paese, ma cosa puoi fare tu per il tuo Paese”
Quindi, per aumentare la proattività, cominciamo a chiederci cosa possiamo fare noi per migliorare la nostra vita. E intendo l nostra vita in senso globale, come individui e come parte di una società.
Vi faccio alcuni esempi. Nel coaching, all’inizio, come lavoro preliminare, si fa compilare una lista dei desideri. E la maggior parte dei desideri sono espressi in questo modo:
- essere sempre sereno anche in condizioni difficili
- Avere tempo per studiare …
- Poter realizzare viaggi interessanti …
- avere tempo per i miei amici, figli, …
- Realizzarmi sia professionalmente che nella vita privata
- Cercare di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo
- stare bene, in salute
- La salute dei miei cari
- La felicità di mia sorella
- La mia serenità
- equilibrio lavoro/vita privata
- benessere economico
Essere proattivi significa anche esprimere i propri desideri in maniera diversa. Ad esempio, nella lettura dei tarocchi molti (soprattutto le donne) chiedono:
- Tornerà? L’atteggiamento proattivo è chiedere: Cosa posso fare per farlo tornare?
Invece di desiderare di “avere tempo per i miei amici, figli, …”, è meglio chiedersi come Ricavare tempo per i miei amici, figli, …
Invece di sperare di “essere sempre sereno” sarebbe meglio proporsi di “Cambiare le parti di me stesso che mi impediscono di essere sempre sereno”
Per concludere …
Una delle frasi più significative che ho letto è questa di Ortega y Gasset
Quando insegni, insegna allo stesso tempo a dubitare di ciò che insegni.
Perché solo così chi ascolta può rendere proprio quello che ha sentito.
Quindi non credete a ciò che ho detto: indagate, verificate, scoprite la vostra verità
Perché se anche solo uno di voi, dubitando delle mie parole, scaverà dentro di sé e scoprirà i suoi valori femminili
E darà loro spazio
E potenzierà la sua proattività
Io avrò raggiunto il mio scopo
Ci sono alcuni testi che sono stati particolarmente significativi per la stesura di questa relazione:
- Jeremy Rifkin – La civiltà dell’empatia – Mondadori 2010
- Giacomo Rizzolatti, Corrado Sinigallia – So quel che fai – Raffaello Cortina Editore 2009
- Lamberto Maffei - La libertà di essere diversi – Edizioni Il Mulino 2011
- Yehuda Berg – Il potere della Kabbalah – Edizioni Tea 2005
- Primo Lorenzi – Donne e Dee – ed. Apes Italia srl 2010
- Bhakti Tirtha Swami – Leadership e spiritualità – Edizioni Amrita 2000
- Robert Dilts, Robert McDonald – PNL per lo spirito – NLP Italy 2006
E molti altri …