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Consultazioni telefoniche? Meglio di no

Consultazioni telefoniche? Meglio di no - Ching & Coaching

Recentemente mi è stato chiesto perché non faccio consultazioni telefoniche per leggere l’I Ching. Ve lo racconto.

Per me esistono due modalità per comprendere e interpretare il Libro dei mutamenti.

La prima è una modalità veloce, che si basa sulla conoscenza degli esagrammi e del testo dell’I Ching. Mi richiede, ormai, dopo quarant’anni, scarsa attenzione, e la applico a me stessa quando desidero sapere se posso fidarmi di una persona, accettare una collaborazione. Raramente la applico agli altri, a meno che non siano persone che conosco bene in un momento in cui hanno un dubbio.

Poi c’è la modalità vera, profonda, quella che apre spazi di sorpresa, illuminazione, conoscenza.

Per leggere l’I Ching in questo modo mi serve concentrazione, tempo, pazienza e, come racconto nel mio libro Volontà e destino – l’I Ching come mentore nella vita quotidiana, questo tipo di lettura è un processo lento, in cui serve pazienza e concentrazione.

È l’unica modalità, secondo me, per affrontare decisioni, grandi problemi, per conoscere se stesso o gli altri, per avere dal Libro dei mutamenti quei messaggi che aiutano a gestire la vita.

Da tempo ho deciso che con gli sconosciuti avrei applicato solo questa modalità: niente aiuti veloci, rapidi suggerimenti. È una mia scelta. Fatico a gestire me stessa e la mia vita, figuriamoci se desidero dare pareri per gestire la vita di uno sconosciuto offrendo ricette veloci o superficiali.

E … ecco. Io non amo il telefono, e per telefono potrei applicare solo una lettura approssimativa, epidermica. Ben diverso per le modalità che indico come possibilità di consultazione a distanza. L’incontro via skype è una conversazione vera, che dura tempo, in cui riesco a concentrarmi. Se, invece, si sceglie la procedura via mail posso essere certa che chi chiede ha riflettuto a lungo e focalizzato l’attenzione per scrivermi, e io posso affrontare le risposte in momenti in cui sono pienamente attenta.

Non me ne vogliate, dunque, se rifiuto di fare consultazioni telefoniche.