Il titolo di questo novembre nasce da un mix tra il bellissimo libro di Tiziano Terzani Un altro giro in giostra, che per me è particolarmente significativo e portatore di felicità, e la realtà di questo periodo che mi fa sentire spesso sulle montagne russe. Peccato che io detesti le montagne russe!
Ovviamente sento le difficoltà del momento: tra le notizie che sentiamo, le emozioni delle persone che incontriamo, il malessere che si sente nell’aria, quasi più pesante del consueto smog milanese, c’è poco da stare allegri.
Poi, però, subentra la riflessione, e ringrazio di essere in salute, pur lottando con una pressione che schizza alle stelle ogni tanto, e per ottimi motivi. E novembre è stato anche un mese di progetti e metamorfosi.
- Progetti perché sembrano presentarsi occasioni lavorative favorevoli,
- metamorfosi poiché sto imparando a trasformarmi almeno in una discreta utilizzatrice del digitale (dai e dai, qualcosa imparo anch’io!) e stanno assumendo forma diversi corsi che prima facevo in aula (e spero di tornare a farli) e ora presento su Udemy.
Insomma, lavoro, e di questi tempi è già tanto.
Sorrido dell’attesa spasmodica del vaccino. Il mondo non tornerà indietro, ma andrà avanti, senza ombra di dubbio, e mi piace pensare che in qualche modo, con tutti i miei dubbi ed errori, sto preparando un mio futuro più bello e più ricco di ciò che, ormai, è il passato. Già, in questa fine mese sto cominciando quelle riflessioni (e quelle paturnie) che per me sono solite del mese di dicembre, complici il mio compleanno e la fine dell’anno solare. Quest’anno sono in anticipo! Ma vi risparmio, per ora: vi racconterò le mie elucubrazioni nelle prossime settimane.
A presto!