Come vi ho già raccontato in diversi articoli, le abitudini ci portano ad essere bloccati nel percorso e, man mano che passano gli anni, finiamo per approcciare tutto con le caratteristiche di uno degli archetipi, quello che ci è più congeniale o quello che in una delle prime situazioni importanti ha funzionato meglio o ci è stato più utile.
Peccato che non concludere il viaggio, per poi ripartire, ci porti a non elaborare fino in fondo l’esperienza e a sprecare un mucchio di energie.
La frase che mi mette più tristezza in assoluto, e che sento ripetere spesso, è “non avevo scelta”.
In realtà dovrebbe essere non vedevo alcuna scelta o non avevo scelta perché non volevo variare alcuna delle mie abitudini di pensiero e comportamento.
Chi si è bloccato in un archetipo non vuole avere scelta, perché per vedere delle opzioni dovrebbe lasciar andare …
Ogni passaggio da un archetipo all’altro implica un rischio, uno squilibro, comporta il lasciar andare alcune caratteristiche. Per acquisirne altre, certo, ma non si può raccogliere nulla se abbiamo le mani occupate a trattenere qualcosa che ormai è inutile.
Credetemi, lo so bene: lasciar andare è difficile, eppure è l’unico modo per vedere, inventare e conquistare il nuovo noi stessi, più consapevole e interiormente più ricco.