Lamberto Maffei è presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei, professore emerito di neurobiologia alla Scuola Normale, ed è stato direttore dell’Istituto di Neuroscienze del CNR e del Laboratorio di Neurobiologia alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Questo elenco non è per vantarne i suoi titoli, ma per segnalare che quando parla di funzionamento del cervello sa quello che dice, e riporta dati basati su studi scientifici rigorosi.
E infatti, per chi desidera approfondire, o per gli scettici accaniti, il libro è corredato di bibliografia scientifica in tutte le sue affermazioni.
È quello che tecnicamente può essere chiamato un “testo divulgativo”: semplice da leggere, rigoroso nei contenuti.
Ma per chi, come me, unisce una formazione scientifica alla sperimentazione pratica delle tecniche di comunicazione che spesso appaiono magia empirica, è un testo fondamentale perché dimostra come, finalmente, gli studi pratici sulla comunicazione e gli studi scientifici sulla neurobiologia si uniscano a confermarsi e approfondirsi l’un l’altro.
È anche un libro “per pensare”, per porsi domande (alcune scomode) sulla nostra società e sul nostro futuro, sulla globalizzazione e su come potenziarne i vantaggi riducendone i rischi.
Fino alla sorpresa finale, in cui lo scienziato e l’uomo di cultura, uniti, ci ripropongono una antica e affascinante ipotesi (ma, secondo me, è una grande verità): lo sviluppo dell’umanità, e la sua stessa salvezza, risiedono nel diritto di essere diversi, e in quello che molti chiamano follia.