Alla base dell’I Ching ci sono otto trigrammi collegati agli elementi della natura, gli stessi trigrammi usati nel bagua, la base del feng shui.
L’unione di due trigrammi porta agli esagrammi, e ciascun esagramma contiene consigli per il saggio e suggerimenti su cosa fare e come comportarsi.
Se prendiamo gli esagrammi composti da due trigrammi uguali troviamo le caratteristiche espresse al massimo, con pregi e difetti, e possiamo leggere nei suggerimenti per il saggio dei veri e propri stili di leadership.
L’esagramma che esprime le caratteristiche dell’acqua, composto da due trigrammi dell’acqua, è l’esagramma 29, L’abissale.
Molti hanno timore dell’esagramma 29 Kkann, l’abissale. Esprime il pericolo, ma non c’è solo questo.
L'acqua bagna e quindi nutre, ma può anche essere causa del marcire. I suoi simboli sono il pozzo e il fosso. È il rischiare, il cadere, l’ostacolo, il pericolo che si deve affrontare.
Acqua sotto e acqua sopra: è come essere in un torrente che corre nelle gole di montagna. La sensazione di pericolo è palese. Tuttavia il segno simboleggia anche il cuore, la luce contenuta nell’oscurità. Nonostante il pericolo, infatti, l’acqua giunge al mare, anche se per vie tortuose.
Possiamo leggerlo come stile di leadership?
Ovviamente sì.
Si tratta di risk management, il leader che gestisce la crisi, che permette di attraversare indenni (o quasi) un momento difficile.
Nel pericolo il saggio si comporta come l’acqua: comprende il male, non reagisce con violenza, ma come l’acqua si riempie di bene, mantiene viva l’eticità e l’integrità, si comporta costantemente secondo le leggi del bene e educa chi ha vicino a fare altrettanto attraverso il suo stesso esempio. In questo modo, come l’acqua che scorre riempie ogni anfratto, il bene colma ogni cosa.
Leadership dell’acqua significa ricordare che, per quanto impetuoso o pericoloso, il torrente giunge al mare, significa creare per sé e per gli altri momenti in cui respirare, cogliere gli attimi, anche in mezzo al pericolo, in cui si può emergere e respirare, e gioire.
Non si sceglie questo stile di leadership, ma si può essere chiamati ad esercitarlo, nel lavoro come nella vita, in azienda o in famiglia.