Diamo un’occhiata al prossimo anno basandoci sugli esagrammi dell’I Ching. Dopo aver esaminato l’esagramma 24, che secondo me caratterizza l’anno, andiamo a vedere altri due esagrammi specifici di questo 2024: l’esagramma 6 e l’esagramma 8.
Il 6 si ottiene sommando 2+4, e l’8 sommando tutti i numeri dell’anno: 2+0+2+4.
L’esagramma 6 è La lite, mentre l’esagramma 8 è la solidarietà. Guardiamo i due esagrammi separatamente, e poi mettiamo insieme i pezzi per avere una visione globale dell’impronta dell’anno che verrà.
Il sesto esagramma descrive una lite a viso aperto.
L’elemento più positivo di questo esagramma è la chiarezza, la trasparenza: non c’è maldicenza, nessuno si nasconde. Il litigio è a viso aperto, ma è una lite molto seria e molto grave, che porta solo a sconfitta per entrambe i contendenti.
Non ci sarà alcun tipo di vittoria, e non importa se, prima del conflitto, si era dalla parte della ragione o del torto. Il perdurare del conflitto porterà, inevitabilmente, a essere perdenti e ad accumulare torto su torto per entrambe.
L’esagramma suggerisce una profonda riflessione prima di iniziare la lite, di fermarsi a metà strada, o, ancora, cercare un saggio esterno che possa mediare e arbitrare la situazione prima che sia troppo tardi. Laddove è possibile bisogna prevenire la lite, ma: attenzione! Il litigio potenziale deve essere realmente compreso e risolto preventivamente, non semplicemente congelato o rimandato.
Sicuramente questo esagramma parla a ciascuno di noi, ma soprattutto parla al mondo intero, e ci racconta che è prevedibile che il 2024 sia ancora un anno di guerre, persino di nuove guerre, a meno che non si riesca a trovare strade diplomatiche per evitare il peggio. A mio avviso è anche chiaro il riferimento all’ONU, che dovrebbe essere il vero arbitro di potenziali conflitti e che, invece, viene relegato ad un ruolo marginale mentre le grandi potenze trovano terreni di scontri.
L’ottavo esagramma è uno degli esagrammi che parlano di collaborazione, team, lavoro di gruppo e, per molti aspetti, possiamo definire l’ottavo esagramma come l’emblema delle associazioni, o della cooperazione, con il motto “l’unione fa la forza”.
È l’unico esagramma dell’I Ching in cui il responso suggerisce di interrogare l’oracolo ancora una volta, nello specifico per comprendere se si possiedono le caratteristiche necessarie per essere il centro, il leader, del gruppo o se, in quel preciso momento e per quel preciso gruppo, è più opportuno esserne semplicemente un membro.
Sì, perché l’esagramma fa riferimento ad un preciso “capo” che svolge il ruolo centrale, ma deve essere una persona speciale e, più frequentemente, la forza di attrazione che tiene unito un gruppo non è il carisma di un individuo (in un altro esagramma l’I Ching evidenzia i limiti del leader carismatico), ma la potenza di una vision condivisa.
Non si tratta quindi di cercare un guru o di essere un guru, ma di trovare la magia della vera unione a beneficio comune senza alcun secondo fine e senza alcun sacrificio.
E si tratta di trovare il centro del gruppo.
Si parla di unione basata su sincerità e onestà, si parla di un capo, nucleo centrale dell’unione, che accoglie e di dipendenti che partecipano dimenticando gli egoismi.
Anche in questo caso trovo molta attinenza con il mondo attuale e con la politica. Quelli che dovrebbero essere i governanti dei Paesi, dell’Europa o del mondo, hanno, da tempo, ben poca vision, scarsa lungimiranza e notevole carenza di pensiero sistemico. È un difetto dell’attuale potere, e ha ben poco a che fare con uno o l’altro partito politico.
Mettendo insieme i pezzi…
Il 2024 si profila come un anno di passaggio dal buio alla luce, di convalescenza, di ritorno nel flusso della vita. È facile prevedere, a livello globale, conflitti, liti, e persino guerre, ma è anche probabile che aumentino le pressioni verso la ricerca di soluzioni diplomatiche.
Il 2024 è anche un anno importante dal punto di vista elettorale, visto che ci sono sia le elezioni europee che quelle americane. Considerando questo, e il fortissimo richiamo dell’esagramma 8, è prevedibile, o forse auspicabile, una diversa attenzione alla leadership. Da parte della popolazione dovrebbe manifestarsi con un ritorno alla volontà di votare e di prestare attenzione a chi si vota, e da parte dei candidati dovrebbe esserci una maggiore umiltà e desiderio di servire il bene comune. Ma forse questo è solo un monito dell’I Ching, e un mio sogno.