Esiste, certo che esiste, un modo di amare che si basa su energie femminili! Anzi, direi che ogni amore ha una componente di energie femminili, e tutto ciò non ha davvero poco a che vedere con l’uomo o la donna.
Le energie femminili portano nella relazione accoglienza incondizionata, ascolto (dell’altro e di sé), attenzione ai dettagli, capacità di donare, empatia, comprensione, compassione…
Le energie maschili portano alla relazione autonomia, fiducia in se stessi, apertura al mondo, azione, visione di insieme, forza…
Ed ecco il punto: per una relazione felice, equilibrata e duratura servono entrambe e serve anche la dinamicità dell’equilibrio tra le due energie. Ogni relazione, infatti, si sviluppa, cresce, cambia nel tempo, ed è come un terzo elemento della coppia: vive di vita propria.
Poco importa se le energie femminili vengono portate dal contributo della donna o dell’uomo, ed è altrettanto poco significativo se le energie maschili della coppia sono il contributo dell’uomo o della donna.
Ma c’è di più, secondo me.
In una coppia che funziona ciascuno dei due componenti gestisce con un equilibrio dinamico le proprie energie femminili e maschili, il che significa che sta bene con sé e sceglie di stare in coppia. Per dirla in maniera semplice: Ho bisogno di te perché ti amo e non Ti amo perché ho bisogno di te.
Il lunghissimo periodo di vicinanza prolungata e forzata che stiamo vivendo ha portato alla luce moltissimi problemi della coppia, aggravati dal fatto che più o meno tutti viviamo una condizione di stress prolungato. E allora può esplodere l’eccesso di maschile: la forza e il bisogno di possesso, o può esplodere l’eccesso di femminile: debolezza, egoismo, continuo bisogno di rassicurazioni.
Per questo San Valentino preoccupiamoci meno di fiori e cioccolatini, e un po’ di più di manutenzione della coppia, magari facendoci ispirare da Cocciante: se stiamo insieme ci sarà un perché, e vorrei scoprirlo stasera…