Un altro anno è finito, e un nuovo anno sta arrivando. Gli astrologi raccontano di un 2016 denso di cambiamenti rivolti, soprattutto, ad una rivalutazione della spiritualità e dei diritti dei più deboli. Se sarà così, Benvenuto 2016!
Che crediate o meno all’oroscopo o alle predizioni in generale, non dimenticate però che ogni cambiamento richiede la nostra partecipazione attiva, ed ecco dunque gli auguri per il nuovo anno.
È inevitabile augurarmi e augurarvi un anno ricco di salute, soddisfazioni, soldi, benessere, … eppure per favorire il cambiamento positivo che le stelle promettono bisognerà essere maggiormente proattivi e concentrati. Dunque, riflettiamo.
Il primo pensiero è rivolto all’amore. Non parlo necessariamente di amore di coppia, ma del bisogno e del desiderio intrinseco in ciascuno di noi di essere amati. Spesso, troppo spesso, concentriamo la nostra attenzione sul bisogno di ricevere amore, dimenticando che indubbiamente senza essere amati si soffre, ma si può comunque vivere e persino essere felici: un gatto o un cane sono in grado di riempirvi di amore e attenzioni. È solo chi non sa amare, chi non sa dare amore, che è inesorabilmente condannato alla totale infelicità.
Auguro dunque un 2016 in cui scoprire la gioia di amare, di offrire e manifestare il vostro amore.
Il secondo pensiero è rivolto al perdono. Ci hanno insegnato che perdonare è una virtù cristiana. Si sbaglia, ci si pente e si viene perdonati. Ci hanno dunque insegnato i benefici del perdono per chi ha commesso l’errore. Non me ne vogliano i cattolici convinti e praticanti, ma credo che negli insegnamenti ricevuti ci sia una falla. Già, perché i maggiori benefici del perdono sono per chi perdona, senza pretendere scuse o pentimenti di chi ha fatto il torto. Chi ha subito può provare dolore, rabbia, rancore: tutti sentimenti che non solo provocano danni, ma legano indissolubilmente a chi ci ha fatto il torto. Perdonare è quindi la via più sicura ed efficace per staccarci da chi ci ha fatto del male e per non continuare a subirne le conseguenze.
Auguro dunque un 2016 in cui liberarci, attraverso il perdono, di tutti i torti e dolori subiti ed essere finalmente svincolati dai fardelli del passato.
Il terzo augurio è quello di un anno pieno di risate, ricordandovi che si può ridere per la gioia delle piccolissime cose, come osservare un bambino che studia il mondo o un cucciolo che gioca, si può ridere cullandosi nell’autoironia o nei propri sogni. Il sorriso chiama il sorriso, e rende la vita quotidiana decisamente più bella.
Felice 2016!