Un esagramma doppio: monte su monte: e nulla è più immobile di una catena di montagne. L’esagramma significa dunque quiete, sosta, e simboleggia le restrizioni e il controllo. Ma nella cultura orientale ha un forte valore anche quella quiete interiore che corrisponde alla sospensione dei desideri, quella calma di cui parla il buddismo. Questo è anche lo stato di meditazione, che può essere raggiunto solo mediante l’arresto delle pulsioni: non ottenibile con la forza o con la pura volontà, ma lasciando andare i desideri.
Assenza e annullamento di ogni movimento, dunque.
Difficile vederlo come un responso positivo, soprattutto per un occidentale, o per chi ha interrogato l’oracolo per gli affari, o per l’amore. È un esagramma favorevole alla solitudine, all’introspezione, alla pianificazione e alla meditazione.
È un esagramma dello spirito, più di ogni altro. Anche i desideri devono essere dimenticati: d’altra parte ora non sarebbero realizzabili, quindi sognare indurrebbe solo sofferenza.
Il segno consiglia meditazione, mindfulness.
È tempo di vivere solo il presente, di connettersi con la parte più profonda di sé e con l’universo stesso.
Poi, in futuro, si potrà ripartire con una ben maggiore profondità e consapevolezza.