Il periodo rappresentato è la primavera, il risveglio della natura, e scoppiano fortissimi temporali. Eventi naturali di tale portata mettono un po’ di timore.
Cenn, il cinquantunesimo esagramma, ha alcuni risvolti positivi e alcuni negativi, va interpretato alla luce della domanda e della persona che interroga. Ovviamente se contiene linee mobili sono essenziali per l’interpretazione, ma globalmente possiamo leggere questo esagramma come un momento speciale, un po’ spaventoso. Si tratta dunque di un’esperienza, breve eppure vissuta come lunghissima. C’è una lezione da imparare.
Affronteremo dunque il momento del tuono, del terremoto, imparando a rimanere saldi, tenendo strette le cose veramente importanti abbandonando il superfluo senza rimpianti. Il momento di terrore è anche un momento di risveglio. Così il saggio accetta persino il panico e lo usa per esplorare se stesso, per riordinare la sua vita, per mettersi maggiormente in sintonia con l’universo, riconoscendo nel tuono una manifestazione del divino.
Così facendo permette al mondo di riconoscere la sua saggezza e si conquista il diritto e il dovere di guidare gli altri, perché chi sa superare, migliorando se stesso, l’esperienza di questo esagramma ha la solidità e le capacità del sovrano. E il re, per l’I Ching, è davvero designato dal Dio.