Le parole chiave del ventiduesimo sono bellezza, eleganza, estetica. Il segno esprime anche la mancanza di forza, di profondità e saggezza, ma più che di vera superficialità si tratta di gioventù e inesperienza.
Non è certo il momento per decisioni o azioni importanti, nemmeno per l’artista che, pur facendo dell’estetica il suo obiettivo, necessita di profondità per raggiungere la grandezza. Questo esagramma consiglia di guardare e godere di un’opera d’arte, ma con questo responso non si è in grado di crearne una.
È il tempo di cura dei dettagli, delle piccole cose quotidiane, di imparare ad apprezzare e godere della bellezza di un tramonto, o del sorriso di un bambino.
Si tratta di cogliere l’attimo, di assaporare la quiete di un istante.
Attenzione alla vanità, all’indolenza, alla superficialità: aver cura dell’estetica della persona non esime dal curare la serietà e semplicità interiore, e gli ornamenti che abbelliscono non devono diventare orpelli che mascherano.